La blefaroplastica superiore
Sapete qual è, per un buon Chirurgo Plastico, il momento più importante di una Blefaroplastica? Il disegno pre-operatorio.
1) è fondamentale studiare con grande precisione dove collocare le incisioni e quanti mm di cute rimuovere nei tre compartimenti palpebrali: interno, centrale e laterale (dove frequentemente notiamo una sorta di tendina).
2) va poi osservata la possibilità di rimuovere quella antipatica borsa adiposa che a volte compare nel compartimento interno della palpebra, vicino all’osso nasale.
3) il resto è semplicemente buona pratica chirurgica e se sceglierete bene il vostro chirurgo non avrete problemi: la forma dell’occhio NON cambierà, la guarigione sarà veloce e il gonfiore potrà variare da un paziente all’altro, ma avrete un buon risultato già al mese, molto buono dopo due e ottimale dal terzo al sesto mese.
SENZA INCISIONE CHIRURGICA
Il mio personale approccio, in questi casi, è con LASER BLEFAROPLASTICA.
1) l’indicazione corretta è con un moderato eccesso cutaneo, non più di 3 o 4 mm di cute, o anche più se lo spessore cutaneo è sottile
2) vanno esclusi pazienti con cute olivastra o con riferita tendenza a macchie post esposizione solare
3) le aspettative non devono essere eccessive, ma si deve pensare ad un buon miglioramento ottenibile senza incisioni chirurgiche e con tempi di recupero accettabili in termini di eritema (rossore) e di edema (gonfiore)
4) è sempre preferibile eseguire un piccolo ritocco laser dopo 3 mesi che esasperare il trattamento con il rischio di lunghe riprese e di esiti cicatriziali
5) rivolgersi sempre a Chirurghi Plastici che abbiano esperienza sia di tecnica chirurgica che di tecnica laser
La blefaroplastica inferiore
Parliamo dell’intervento necessario a correggere gli inestetismi delle palpebre inferiori:
1) rughe
2) borse adipose
3) rilasciamento muscolare
4) sguardo triste
Ogni punto elencato richiede uno studio accuratissimo ed una competenza specialistica elevata, al fine di evitare possibili complicanze sia estetiche che funzionali: nella chirurgia della palpebra inferiore, ancor più che per la superiore, è fondamentale rivolgersi a Chirurghi Plastici esperti in questo particolare intervento.
In assenza di borse adipose evidenti , possiamo diminuire visibilmente le rughe con l’uso del Laser.
Trattamento ambulatoriale, di un’ora circa, in anestesia locale o topica (crema anestetica). Si richiede un laser chirurgico (Erbium o CO2) con o senza scanner a seconda delle rughe presenti.
Eritema ed edema possono durare da 15 gg a due mesi, ma sono generalmente correggibili con un trucco specifico già dopo 7 giorni.
In presenza di borse adipose evidenti , possiamo ricorrere a due tipologie di intervento chirurgico:
– con incisione cutanea: intervento in anestesia locale con sedazione, incisione subito sotto al bordo cigliare e prolungata un po’ lateralmente al canto esterno (angolo laterale dell’occhio). Dimissione dopo un paio d’ore, rimozione punti dopo 7 giorni.
– con incisione congiuntivale: intervento in anestesia locale con sedazione, incisione subito all’interno della palpebra , sulla congiuntiva. Dimissione dopo un paio d’ore. Non saranno presenti cicatrici cutanee, ma è eseguibile solo con una buona elasticità della cute palpebrale.
Si tratta di un progressivo cedimento della muscolatura che circonda l’occhio, il muscolo Orbicolare, con conseguente aumento dell’altezza della palpebra inferiore e approfondimnento della c.d. occhiaia. La sua correzione richiede un intervento in anestesia locale con sedazione, con incisione cutanea e la fissazione dell’estremità laterale del muscolo Orbicolare alla parete laterale dell’orbita: una «orbicolo pessi selettiva»: è sufficiente posizionare un solo punticino di fissazione, ma deve essere messo esattamente dove serve!
In alcuni casi, dove l’occhiaia sia particolarmente scavata, associo il mio Lipofilling Rigenerativo, con un minimo prelievo adiposo dallo stesso paziente, trattato in un particolare modo con Rigenera. Dimissione dopo un paio d’ore, rimozione punti dopo 7 giorni. Una buona elasticità della cute palpebrale
SGUARDO TRISTE (BLEFAROPLASTICA E IL LIFTING DEL SOPPRACCIGLIO)
Riguarda sia l’eccesso di cute della palpebra superiore che il cedimento della palpebra inferiore.
E’ spesso associato ad una ptosi (abbassamento) della coda del sopracciglio (la sua estremità laterale), fatto questo che causa un particolare aumento della formazione di quella antipatica tendina di pelle che appesantisce l’occhio anche in soggetti ancora giovani, creando un particolare effetto di «sguardo triste».
La sua correzione richiede un «lifting», del sopracciglio e del canto esterno, un intervento in anestesia locale con sedazione, che non si limiti a rimuovere almeno in parte l’eccesso di cute palpebrale con la blefaroplastica, ma che dovrà necessariamente estendersi al sollevamento della parte laterale del sopracciglio.
In questi casi eseguo preferibilmente un LIFTING ENDOSCOPICO del sopracciglio, tecnica che ho personalmente contribuito a introdurre in Italia già a metà degli anni ‘90: pratico alcune mini-incisioni nei capelli in regione frontale e temporale e da queste eseguo l’intervento di lifting con l’aiuto di una mini-telecamera che mi fornisce un preciso ingrandimento delle strutture anatomiche della fronte e del sopracciglio, senza dover praticare lunghe incisioni e senza le conseguenti lunghe cicatrici. Intervento in anestesia locale con sedazione, in day hospital
Ciò che sin ottiene è un meraviglioso effetto di ringiovanimento dello sguardo, senza nessun cambio della fisionomia, perché non vi è nessuna rimozione cutanea e quindi nessun effetto di «viso stirato», oltre alla assenza di cicatrici visibili.
Nei casi in cui si richiede soltanto un moderato sollevamento della coda del sopracciglio ed una distensione della regione temporale, eseguo un più semplice MINI-LIFT TEMPORALE, con una incisione nei capelli della tempia, che mi consente di dare tensione alla pelle della tempia, della regione zigomatica, e della coda del sopracciglio. Intervento ambulatoriale, in anestesia locale con sedazione cosciente